Coaching e pensiero scientifico

Il pensiero scientifico si fonda sulla progressiva acquisizione di consapevolezza, basata sui fatti e sugli apprendimenti che emergono mentre ci si muove in direzione di una sfida.

Esistono due peculiarità che contraddistinguono il nostro modo di fare coaching: approccio sistemico e pensiero scientifico.

Avanzare in modo scientifico significa procedere per esperimenti che hanno come prima finalità ampliare la propria soglia di conoscenza rispetto alla situazione che si sta affrontando, per passare in un secondo momento a testare delle contromisure. Sperimentare significa elaborare un’ipotesi su quello che riteniamo possa accadere, verificare cosa accade realmente, e adattarci di conseguenza in base a quanto abbiamo appreso.

Nel contesto attuale, caratterizzato da sfide sempre più complesse e dinamiche, in cui le soluzioni non sono note in partenza, il pensiero scientifico è il mezzo più efficace per supportare le persone nell’affrontare le proprie sfide professionali.

I percorsi di coaching basati sul metodo scientifico si articolano in cinque fasi: Scan, Plan, Do, Check ed Act.

La fase di Scan

In questa fase, si analizza la situazione di partenza dal punto di vista dei comportamenti agiti dal coachee e delle sfide che si trova ad affrontare, attraverso interviste, osservazioni sul campo, feedback a 360 gradi e metodi di profilazione.

Lo scopo è comprendere, attraverso i fatti, qual è l’impatto della persona sul proprio contesto organizzativo e quali sono le opportunità di miglioramento.

La fase di Plan

Nella fase di Plan la persona, che nel frattempo ha acquisito maggiore consapevolezza, definisce i traguardi da raggiungere durante il percorso a beneficio proprio e di tutti gli stakeholder coinvolti (l’azienda nel suo complesso, il team in cui opera, ecc).

Successivamente, all’interno di ogni sessione coach e coachee sviluppano la fase di Plan definendo gli esperimenti da portare avanti per raggiungere gli obiettivi concordati.

La fase di Do

Dopo le prime fasi, si entra in quella di Do in cui, tra una sessione e la successiva, la persona porta avanti gli esperimenti che sono stati pianificati e raccoglie i dati che verranno utilizzati per la misurazione in fase di check.

Le fasi di Check ed Act

All’inizio di ogni sessione, durante le due fasi di Check e di Act, si verificano i risultati degli esperimenti e ci si focalizza su ciò che si è imparato. A seconda di quanto appreso, si trasforma un esperimento riuscito in uno standard personale, oppure si introducono delle modifiche per renderlo ancora più efficace.

A livello di chiusura del percorso, la fase di Check rappresenta il momento di verifica dei risultati assieme al coachee e agli stakeholder coinvolti. La fase di Act, invece, estende i percorsi ad altre persone dell’organizzazione, oppure attiva training mirati a trasferire le competenze di coaching ai manager coinvolti.

 

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