Negli ultimi due decenni si è assistito a un crescente interesse e applicazione del coaching negli ambiti più disparati. Ma che cos’è esattamente il coaching?
Il Coaching è un metodo di sviluppo individuale che, partendo dagli obiettivi di miglioramento che la persona che lo riceve desidera raggiungere, la aiuta a migliorare la sua efficacia personale e le sue performance, a beneficio di se stesso o se stessa e delle parti interessate (il team con cui collabora e l’azienda per cui lavora, ad esempio).
Il Coaching, quindi, prevede la presenza di due figure. Quella del coach, un esperto in materia di cambiamento e sviluppo, e del coachee, la persona che riceve il coaching.
Attraverso il dialogo e l’osservazione su campo, il coach aiuta innanzitutto il coachee a prendere consapevolezza dei propri punti di forza, delle proprie aree di miglioramento, e delle proprie sfide. Tramite domande efficaci e allenamenti mirati, lo supporta nell’assumersi la responsabilità del cambiamento e nell’elaborare le proprie strategie vincenti per raggiungere gli obiettivi del percorso.
La parola coach in inglese significa sia allenatore o insegnante, sia carrozza o vettura, quindi, la parola coaching si richiama sia al concetto di allenamento che di accompagnamento da un luogo di partenza ad uno di arrivo.
Ma quali sono le origini del coaching?
Le origini di questo approccio fanno riferimento a 3 figure:
- La prima è quella di un filosofo: Socrate. Le origini di questo approccio si riconducono infatti alla maieutica socratica, l’arte praticata da Socrate che consisteva nel mettere in grado l’allievo, mediante il dialogo, di acquisire progressiva consapevolezza della verità che è dentro di lui.
- La seconda è quella di un allenatore. Timothy Gallwey che negli anni Settanta parla di Gioco Interiore e sostiene che l’atleta riesce ad esprimere la sua performance ottimale quando riduce al minimo gli ostacoli personali interni e sviluppa la fiducia nelle proprie capacità di apprendere in modo naturale dall’esperienza diretta.
- La terza è quella del consulente aziendale. John Whitmore negli anni Novanta, partendo dagli insegnamenti di Gallwey, adattandoli al mondo del business, elabora il primo vero e proprio metodo di coaching, il GROW, basato sull’uso delle domande efficaci, e definisce lo scopo del coaching: liberare le potenzialità della persona affinché riesca a portare al massimo le proprie performance, non insegnando ma aiutandola ad apprendere.
Diversi coaching per un unico obiettivo
Quindi si può dire che Business Coaching, Life Coaching, Executive Coaching, Corporate Coaching, Team Coaching, Career Coaching, Leadership Coaching, Coaching del benessere e altro ancora, non sono altro che diversi approcci per raggiungere lo stesso obiettivo: lo sviluppo individuale.